14 dicembre 2011

Italia-Inghilterra: quante differenze!


Abbiamo parlato proprio nell'ultimo post dell'iniziativa inglese di spedire via posta e gratis la pillola del giorno dopo alle maggiorenni che la richiedono. Ed ora vi riporto l'intervista fatta da panorama.it ad Ann Furedi, la direttrice del British Pregnancy Advisory Service, la charity che collaborando con uno staff di esperti si occuperà del nuovo servizio.

Dunque a Natale spedirete la pillola del giorno dopo direttamente a casa. Ne è seguito un vespaio di polemiche. Che spiegazione si è data?”
In Gran Bretagna c’è un consenso popolare sul fatto che contraccezione e aborto debbano essere legali e facilmente accessibili. Tuttavia, esiste una minoranza esigua ma vociante, che non la pensa così e che fa pressione per introdurre maggiori restrizioni.

Il periodo natalizio è più “sensibile” del resto dell’anno?”
Sì, nel periodo di Natale è più difficile riuscire ad incontrare medici o a trovare farmacie aperte.

L’Italia è uno dei pochi Paesi europei ad aver mantenuto l’obbligo di prescrizione medica per la pillola del giorno dopo. Abbiamo tentato con petizioni e mobilitazione di far abolire questo laccio burocratico per rendere più facile l’accesso al contraccettivo, ma c’è una ferma opposizione della classe politica”.
In Gran Bretagna c’è sì l’obbligo di prescrizione medica, ma negli ultimi dieci anni si è aggiunta la possibilità di acquistare il farmaco a pagamento nelle farmacie, un bel passo avanti.

Ho letto che alcune città, come Manchester, hanno avviato una sperimentazione per la distribuzione gratuita di questo metodo contraccettivo”.
Sì, è un’ottima iniziativa per ridurre il rischio di gravidanze indesiderate tra le teenager. Così molte autorità sanitarie hanno finanziato dei servizi, grazie ai quali le donne al di sotto di una certa soglia di età possono ottenere la contraccezione d’emergenza gratuitamente.

In Italia esistono alcune organizzazioni pro-choice (come Vita di donna), ma il quadro regolatorio è abbastanza restrittivo. Fino a poco tempo fa l’Italia era il solo Paese europeo ad aver legalizzato l’aborto chirurgico, ma a non aver ancora consentito l’accesso alla pillola abortiva (cosa, che ancora oggi è alquanto difficile). Recentemente alcuni parlamentari hanno addirittura depositato un ddl per introdurre l’obiezione di coscienza per i farmacisti con riferimento proprio alla contraccezione di emergenza”.
Io penso che sia preferibile non forzare i medici ad agire contro la loro coscienza – ma penso che gli obiettori dovrebbero essere identificati e obbligati a indirizzare le persone verso i colleghi disposti a fornire questi servizi.

In occasione della giornata mondiale sull’AIDS l’emittente statale ha vietato a conduttori e giornalisti di pronunciare la parola “profilattico”. L’influenza vaticana è molto forte. In Gran Bretagna avete questo tipo di problemi?”
No, e trovo bizzarro che la parola “profilattico” possa essere bandita.


E voi che ne pensate?

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